Ustica

L’isola di Ustica, la cui forma rammenta vagamente quella di una tartaruga, si estende per circa 9 kmq. Situata nel basso tirreno a 36 miglia (circa 72 Km) a nord di Palermo, è ciò che resta di un vasto complesso vulcanico, su base sottomarina, emerso agli inizi del quaternario antico (circa un milione di anni fa). Sono ancora evidenti bocche eruttive che hanno dato origine alle colline di Monte Costa del Fallo (234 m), di Monte Guardia dei Turchi (248 m), della Culunnella(234 m) e della Falconiera (158 m). La morfologia dell’isola è perennemente soggetta ad alterazioni e modificazioni causati da fenomeni vulcanici, atmosferici e di erosione marina Il termine Ustica deriva dal greco Osteodes, che significa ossario: Diodoro Siculo, infatti, narra  di seimila mercenari al servizio dei cartaginesi al tempo delle guerre contro i siracusani , che furono abbandonati a morire di inedia sull’isola; furono proprio le loro ossa biancheggianti a darle il nome. I romani la chiamarono anche Ustum che tradotto vuol dire “ terra bruciata”, mentre in siciliano veniva chiamata Ustrica o Lustrica.. L’isola fu abitata sin dalla preistoria, quando non era ancora stata sconvolta dai terremoti e presentava una superficie quasi doppia rispetto a quella attuale. La prima presenza umana nell’isola risale al Neolitico (6000- 3500), per poi continuare nel periodo eneolitico e per tutta l’età del bronzo, precisamente con l’insediamento del Villaggio dei Faraglioni (1450-!250). Fonti classiche e reperti archeologici testimoniano della costante presenza dell’uomo sull’isola: Fenici, Cartaginesi, Greci e Romani. I Romani abitarono l’isola nel III sec a. C. , lasciando resti del loro insediamento e di necropoli nella rocca della Falconiera. Per un certo periodo divenne anche covo di pirati che attaccavano e depredavano le navi di passaggio. Nel 1763 iniziarono i lavori per le fortificazioni, terminati i quali l’isola venne colonizzata da alcune famiglie di eoliani, palermitani e trapanesi a cui furono distribuite le terre. . Nel 1771 Ustica diviene comune (Università di Ustica), ma soltanto nel 1819 l’isola ebbe un vero e proprio comune con un sindaco e una giunta. Durante il fascismo vi furono anche i confinati politici tra cui Giuseppe Romita, Carlo e Nello Rosselli, Ferruccio Parri e Antonio Gramsci. Continuò in seguito ad essere terra di confino fino al 1961.


contatore visite


utenti online


seguici anche su Facebook

clicca qui

Link utili